I giorni sbagliati

Mia moglie, come tutti, ha dei giorni in cui si sveglia con “la luna di traverso”, senza che io ne conosca il motivo, ed allora devo fare degli sforzi terribili per comprenderla. Tuttavia per mantenere delle buone relazioni in una famiglia, è fondamentale cercare di capirsi e di aiutarsi gli uni gli altri. Questo genere di lezioni in “comportamento giornaliero” non s’impartiscono a scuola, dove invece ci si accontenta di inculcare nella mente dei giovani, cose che probabilmente non serviranno nulla nella vita, invece di insegnare come reagire di fronte ad una giornata “NO” della moglie o di coloro che vivono con noi.Ma la Parola di Dio ci offre dei consigli eccellenti proprio a questo riguardo: «Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro.» (Colossesi 3:12-13)Paolo descrive in questo versetto la volontà di esercitare il tatto nei nostri rapporti con il prossimo. Il tatto è dimostrazione di intelligenza! Significa intrattenere le migliori relazioni possibili senza offendere nessuno, e senza dire parole di troppo! La parola “tatto” vuole dire “toccare”. Un tocco delicato e sensibile che carezza i sentimenti dell’uomo, invece di opporsi. È proprio ciò di cui abbiamo bisogno, quando ci troviamo in una giornata “NO”.Pietro ha detto: «Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; alla conoscenza l’autocontrollo; all’autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l’affetto fraterno; e all’affetto fraterno l’amore.» (2 Pietro 1:5-7)Il tatto che impariamo ad esercitare in casa nostra, ci servirà anche sul luogo di lavoro, nei nostri rapporti con gli altri cristiani, ovunque andremo! Ecco un esempio: un pastore aveva ricevuto, da una delle credenti della sua chiesa un dolce che era talmente cattivo ed immangiabile che non si poteva far altro che gettarlo nella pattumiera. La domenica seguente, questa sorella gli chiese che pensava del dolce. Il pastore le rispose sorridendo: “Nella nostra famiglia, un dolce simile, non può durare a lungo!”. A volte è necessario per mantenere dei rapporti sereni con il nostro prossimo imparare a celare il nostro disappunto. Chiediamo dunque a Dio di accordarci il dono del tatto!

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