Non criticare troppo in fretta il povero Giuseppe d’Arimatea: stai affermando la tua fede in Lui in ogni occasione che ti si presenta?
Alcuni anni fa, in un’università degli Stati Uniti, 2000 studenti partecipavano alla conferenza di una scrittice celebre atea. Per quasi un’ora questa non smise di ridicolizzare la fede dei cristiani, l’idea stessa di Dio e le affermazioni della Bibbia. Una ragazza cristiana stava in fondo alla sala, appoggiata al muro, e non sapeva come resistere alle frasi sapienti ed intelligenti della scrittrice atea. Ma sentiva di dover difendere la reputazione del suo migliore Amico, Colui che amava sopra tutto, e che stavano infangando in quel momento. D’un tratto, sorprendendo tutti, si mise a cantare ad alta e chiara voce il cantico: «Lottiam, lottiam col Cristo, soldati della fé, seguiam la sua bandiera: Ei solo è il nostro Re! Poiché nessun nemico resistere Gli può, vittorioso è sempre chi in Lui si confidò!»
Altri due studenti si alzarono a loro volta, due file più in là ed accompagnarono il suo canto, poi altri finché più di un centinaio di studenti cantavano: «Lottiam, lottiam col Cristo, con l’armi c’Ei ci dà: la fede la speranza, la viva carità. Se nella dura lotta col Cristo soffrirem, in alto i cuori! Presto con Lui trionferem!»
La voce della scrittrice era sommersa dalla potenza di questo coro improvvisato, e dunque dovette lasciare il pulpito, bianca di rabbia, giurando di non rimettere mai più piede in questa università! Lodato sia il Signore!
I suoi sforzi tra gli studenti per cercare di riempire le fila di quelli che vanno all’inferno, erano stati annullati in pochi minuti, grazie al coraggio ed alla determinazione di una giovane cristiana, che non ha voluto essere una discepola di Gesù in segreto! Oggi Dio ti darà l’occasione di parlare a qualcuno di Gesù. Non la sprecare.