6 février 2019

  • Pour trente pièces d’argent… (2)

    Avec musique
    Sans musique

    “Celui-là même qui… avait ma confiance et qui mangeait mon pain lève le talon contre moi.” Ps 41.10

    La trahison de Judas avait été prophétisée par David, puis de manière plus explicite par Zacharie (Za 11. 11-13). Est-ce à dire que Judas n’était pas responsable de ses actions ? Notre destinée se joue à quelques décisions prises tôt dans notre existence. Dieu nous laisse libres, et responsables, de ces décisions. Le poète irlandais George W. Russell a écrit ces vers énigmatiques : “Dans la lumière crépusculaire et les ombres du passé où l’enfance s’est aventurée se sont formées les grandes douleurs du monde, et sont nés ses héros. C’est dans l’enfance perdue de Judas que Christ a été trahi.” La décision de Judas de trahir son ami n’a pas été prise au bout des trois ans qu’il venait de passer près de Jésus. Elle prend sa source dans son enfance, les décisions qu’il prit concernant son avenir. La Bible nous dit que Judas était un voleur et qu’il se servait dans la bourse commune (Jn 12. 6). Peut-être, si nous connaissions l’histoire de ses premières années découvririons-nous un enfant égoïste, habitué à piquer des caprices s’il n’obtenait pas ce qu’il voulait et à s’approprier ce qu’il désirait. Peut-être ses parents trouvaient-ils amusant de le voir se comporter ainsi, ignorant l’impact des premiers pas dans la vie de tout adulte. Parents, guidez les vôtres à prendre de bonnes décisions tôt dans la vie. Cela leur évitera plus tard de vendre leur intégrité pour trente pièces d’argent ! Le psychothérapiste autrichien Alfred Adler avait l’habitude de commencer la première session avec un nouveau client en lui demandant : “Quel est le plus lointain souvenir de votre enfance ?” Quelle que soit la réponse, il concluait ensuite : “Ainsi va la vie.” Vous ne pouvez changer les décisions que vous avez prises dans votre passé, mais la bonne nouvelle Dieu peut le faire, à condition que vous Lui confiiez toute votre vie, passée, présente et future !

    Bible en 1 an : Lv 19-21 & Jn 4

    Bible en 2 ans : Es 11-12

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  • Continua a correre!

    Costanza, resistenza, significano «non abbandonare la corsa».
    Ma, «costanza» rimane una parola vuota e senza senso se non hai mai dovuto combattere
per salvare il tuo matrimonio o gestire i rapporti tesi col tuo amico, ricostruire la tua vita dopo
un divorzio difficile, un fallimento vergognoso o una seria malattia, rifarti una vita lontano dai
punti saldi che ti erano familiari, o ancora se non hai mai provato ad avere successo in un campo
qualsiasi battendoti.
    Ci vuole molta costanza per non mollare tutto quando i tuoi amici mollano te, quando lo
scoraggiamento si sussurra all’orecchio: “E’ il momento di lasciar perdere!” e che il dubbio ti fa
dire: “E’ assolutamente impossibile.”
    La parola “costanza” assume a questo punto un nuovo valore. Diventa l’ancora nella
tempesta, la tua bussola in un periodo di sbandamento, e una fonte di energia in grado di farti
scalare la prossima montagna.
    Non lo dimenticare: Dio sa interrompere una prova quando ha raggiunto il suo scopo. Ed
Egli ci ha fatto due grandi promesse:
    La sua presenza confortante ci accompagnerà sempre (vedi Isaia 43:2-5)
Non permetterà che veniamo schiacciati da una prova che non possiamo sopportare
(vedi 1 Corinzi 10:13).
    Ma c’è un altro motivo ancora: altri ci stanno osservando! Paolo ha scritto: «Come collaboratori di Dio, vi esortiamo a non ricevere la grazia di Dio invano; poiché egli dice: «Ti ho esaudito nel tempo favorevole, e ti ho soccorso nel giorno della salvezza». Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza! Noi non diamo nessun motivo di scandalo affinché il nostro servizio non sia biasimato; ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie, nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero; con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nell’umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come impostori, eppure veritieri; come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti,
eppure non messi a morte; come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure
arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!» (2 Corinzi 6:1-
10).
    Ecco che cosa significa “non abbandonare la corsa”.

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