Il pericolo di quando viviamo solo in funzione degli scopi che ci siamo prefissati e che cerchiamo di raggiungere, è che siamo felici sono quando li avremo raggiunti. Ci promettiamo di essere felici “quando avremo il diploma, quando ci sposeremo, quando avremo finito di crescere i figli, quando ci saremo comprati una bella macchina, … ecc.” Facendo così, passiamo a fianco della vita.
Un professore universitario ha raccontato il giorno in cui fu invitato a dare una conferenza in una base militare. All’aeroporto, un soldato di nome Ralph lo attendeva per portarlo fino alla base. Dopo i saluti di rito, si diressero insieme verso il nastro per recuperare i bagagli del professore. Mentre camminava, Ralph lo abbandonava in continuazione, per aiutare una vecchietta la cui valigia si era sfortunatamente aperta, per aiutare due bambini a vedere da più vicino un babbo Natale seduto davanti a una vetrina, o ancora per indicare la direzione giusta a una persona che sembrava smarrita. Ogni volta raggiungeva il professore, con un gran sorriso sul volto. “Dove ha imparato a vivere così, sempre sorridente?” Ralph rispose: “Probabilmente in guerra…”
Poi, gli raccontò del suo ultimo passaggio al fronte, di come aveva aiutato un gruppo di sminatori e visto molti dei suoi compagni smembrati dalle esplosioni delle mine. “Ho imparato a vivere fra ogni passo che facevo! Non sapevo mai se il prossimo sarebbe stato l’ultimo, così ho deciso di approfittare al massimo di ogni istante, di vivere in questo minuto fra il momento in cui alzavo il piede e quello in cui lo riposavo qualche centimetro oltre. Ogni passo diventava una nuova esperienza ricca di vita e suppongo di aver continuato a vivere con questo principio da allora.”
Ralph aveva perfettamente ragione: per approfittare al massimo della vita dobbiamo vivere facendo nostro il principio biblico:
«Questo è il giorno che il SIGNORE ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso.»