Un topo guardò attraverso una fessura sul muro della cascina e fu molto depresso nel vedere una trappola piazzata proprio sul suo percorso. Andò quindi a trovare i suoi amici per condividere il suo problema. Il pollo fu il primo a rispondergli: “Mi dispiace, mio caro, ma non è un problema mio!” Il maiale, consultato a sua volta, dichiarò con superbia: “Non dimenticherò di pregare per te!” In quanto alla mucca, sempre troppo impegnata, essa gli disse: “Ritorna a trovarmi un altro giorno quando avrò un po’ più di tempo libero!” Molto deluso il povero topo se ne andò per nascondersi nella sua solitudine. Quella stessa notte un serpente s’intrufolò dalla fessura del muro e si ritrovò prigioniero della trappola.
Quando la contadina si avvicinò per vedere se il topo si era fatto prendere, il serpente la morse. Le venne immediatamente una febbre fortissima e, come tutti sanno, il miglior rimedio per contenere una febbre tale, è fare un buon brodo di pollo. Il marito andò subito a cercare il pollo, ingrediente essenziale del rimedio! Ma le condizioni della contadina peggiorarono e tutti i vicini, messi in allarme da quelle notizie terribili, vennero a farle visita. Il marito fu costretto a sgozzare il maiale. Alla fine la contadina morì. Moltissima gente assistette ai funerali, tanto che il contadino dovette sopprimere la sua mucca per offrire un pasto adeguato. Alla fine dei conti tutti soffrirono della situazione!
La Bibbia afferma: «Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.» Per incoraggiare gli altri, ricordiamo che abbiamo bisogno, di un po’ di volontà per «sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi.» (Romani 15:1)
Prima di decidere che il problema di un altro non è il tuo, rifletti su questo versetto: «Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui …» (1 Corinzi 12:26) Non puoi rimanere sulla linea di confine. Forse domani sarà il tuo turno di soffrire!
Dobbiamo portare «i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo.» (Galati 6:2).
Se uno di noi è minacciato, lo siamo tutti. Le nostre vite sono legate le une alle altre: ognuno di noi è un filo essenziale della trama che regge la vita di un altro!