Che cosa dai a Dio?

La conosci la storia di quell’uomo ricco che s’ingegnava a trovare un regalo originale da
offrire, ogni Natale, a suo padre? Un giorno scoprì da un uccellatore un volatile capace di parlare
in cinque lingue e di cantare senza errori la Marsigliese per intero! L’acquisto di quella
meraviglia gli costò la bellezza di 15.000 €, ma non ci pensò neppure mentre firmava l’assegno.
Fece consegnare il dono a suo padre due giorni prima di Natale.
Qualche giorno dopo lo andò a trovare per gustarsi la reazione del genitore al ricevimento
di quel regalo così originale. “Allora papa, hai ricevuto il mio regalo di Natale?” gli chiese.
“Certamente” gli rispose il vecchio. “E che cosa ne pensi? Ti è piaciuto?” continuò il figlio. “Oh, certo che sì!” esclamò il padre con un sorriso radioso “è da moltissimo tempo che per Natale non avevamo degustato una fricassea così buona!” L’anziano signore aveva evidentemente
mancato la cosa più importante!
Quel regalo così speciale, lo aveva considerato come un semplice volatile buono da
cuocere in padella!
Forse anche noi consideriamo, troppo spesso, le benedizioni di Dio allo stesso modo?
Paolo ci ha detto: «E che cosa possiedi che tu non abbia ricevuto?» Tutto quello che
possediamo su questa terra, senza dimenticare l’aria che respiriamo, è un dono divino.
E Giacomo ha aggiunto: «Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e
discendono dal Padre degli astri luminosi» (Giacomo 1:17).
Non vantiamoci mai della nostra responsabilità in qualità di gestori dei possedimenti divini.
Non ci rendiamo conto davvero che tutto quanto viene da Lui, incluso ogni euro del nostro
stipendio? Non dimentichiamoci mai, allora, che le offerte che gli facciamo solo un minimo
rimborso di quello che ci ha donato!
Cerca di ricordarti questo dettaglio la prossima volta che decidi di fare un dono per una o
per l’altra delle sue missioni o che passerai a fianco dalla cassetta delle offerte nella tua chiesa!

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Catégorisé comme Italien

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