Devi invitare Dio a controllare le tue finanze, e dopo non lo estromettere mai più da questo campo privato della tua vita! È un settore privilegiato in cui puoi stabilire una vera relazione interattiva con Lui. Ma prima ce lo devi invitare. Sicuramente non hai mai sentito pregare così: “Signore, Ti ho tenuto fuori dalla mia vita in tutti questi anni perché volevo seguire il mio piano finanziario. Certo, oggi mi trovo in una condizione economica catastrofica, ma sono convinto che il mio piano alla fine riuscirà! Così, continuerò a sbrogliarmela da solo, vai pure ad aiutare qualcun altro!” No, quando tocchiamo il fondo dell’abisso, ci precipitiamo a chiedere a Dio di occuparsi delle nostre finanze, pensiamo solo al miglior modo possibile di convincerLo a tirarci fuori dai guai. A quel punto le nostre preghiere assomigliano a degli SOS! “Aiuto, Signore! Mandami dei soldi! Fai qualcosa, non importa cosa, ma fai qualcosa!” Eccoci quindi pronti a riconoscere che Dio dirige tutto, perdiamo la nostra timidezza e accettiamo di chiederGli di fare quello che, fin dall’inizio, sapevamo era in grado di fare: trasferire una certa somma di denaro da qui a là, o di liberarci immediatamente dalla stretta finanziaria che aumentava su di noi.
Che cosa ti trattiene ancora dal chiedere a Dio di venire a controllare, fin da ora, il tuo budget prima che sia troppo tardi? Non è più ragionevole reclamare il Suo intervento diretto non appena possibile e il più spesso possibile? Paolo ha scritto: «Colui che fornisce al seminatore la semenza e il pane da mangiare, fornirà e moltiplicherà la semenza vostra e accrescerà i frutti della vostra giustizia. Così, arricchiti in ogni cosa, potrete esercitare una larga generosità, la quale produrrà rendimento di grazie a Dio per mezzo di noi.» (2 Corinzi 9:10-11). Qualcosa d’importante succederà il giorno in cui aprirai la tua mano davanti a Dio: Egli si attiverà subito ad aprire la Sua davanti a te!