Quest’affermazione del salmista non solo è una testimonianza semplice e preziosa di un uomo che si volge verso il suo Dio per ricevere da Lui una risposta confortante, ma è anche un incoraggiamento per ognuno oggi. Quindi per te! Sapere che rivolgersi a Dio provoca una risposta è una conoscenza rassicurante e senza prezzo. Ma forse ti chiedi come rivolgersi direttamente a Dio?
Talvolta, si tratta di esporre semplicemente al Signore le proprie preoccupazioni, le proprie domande, i propri timori. Non proporgli soluzioni sperate, sogni da vivere, miracoli da sperimentare, ma condividere semplicemente con Lui, dirgli quello che hai nel cuore: “Ecco Signore la mia giornata, le mie preoccupazioni, i miei interrogativi, la mia stanchezza, i miei incoraggiamenti anche…”
Confidare semplicemente i propri pesi, non era anche il consiglio di Gesù stesso? «Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.» (Matteo 11:28). Senza dimenticare questo consiglio: «Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole.» (Matteo 6:7)
Sicuramente troppe delle nostre preghiere sono simili a liste di commissioni deposte davanti a Dio, per non dire degli ordini lanciati: “Signore, fai così! Fai questo!” A volte la vera fiducia, e quindi la vera fede, sta nel presentare semplicemente le tue occupazioni e le tue preoccupazioni, e poi di aspettare che Dio le prenda e le porti altrove, secondo la Sua volontà e in funzione dei Suoi piani.
In generale, è sempre meglio di quanto tu possa sperare. Anche qui, Gesù ha detto tutto mostrando l’esempio: «non la mia volontà, ma la tua sia fatta!» Mi sono rivolto al Signore, e Egli mi ha risposto. Che preziosa esperienza, alla tua portata, essere ascoltato da Dio in persona! C’è di che cancellare veramente tutti i tuoi timori.