Continua a correre!

Costanza, resistenza, significano «non abbandonare la corsa».
Ma, «costanza» rimane una parola vuota e senza senso se non hai mai dovuto combattere
per salvare il tuo matrimonio o gestire i rapporti tesi col tuo amico, ricostruire la tua vita dopo
un divorzio difficile, un fallimento vergognoso o una seria malattia, rifarti una vita lontano dai
punti saldi che ti erano familiari, o ancora se non hai mai provato ad avere successo in un campo
qualsiasi battendoti.
Ci vuole molta costanza per non mollare tutto quando i tuoi amici mollano te, quando lo
scoraggiamento si sussurra all’orecchio: “E’ il momento di lasciar perdere!” e che il dubbio ti fa
dire: “E’ assolutamente impossibile.”
La parola “costanza” assume a questo punto un nuovo valore. Diventa l’ancora nella
tempesta, la tua bussola in un periodo di sbandamento, e una fonte di energia in grado di farti
scalare la prossima montagna.
Non lo dimenticare: Dio sa interrompere una prova quando ha raggiunto il suo scopo. Ed
Egli ci ha fatto due grandi promesse:
La sua presenza confortante ci accompagnerà sempre (vedi Isaia 43:2-5)
Non permetterà che veniamo schiacciati da una prova che non possiamo sopportare
(vedi 1 Corinzi 10:13).
Ma c’è un altro motivo ancora: altri ci stanno osservando! Paolo ha scritto: «Come collaboratori di Dio, vi esortiamo a non ricevere la grazia di Dio invano; poiché egli dice: «Ti ho esaudito nel tempo favorevole, e ti ho soccorso nel giorno della salvezza». Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza! Noi non diamo nessun motivo di scandalo affinché il nostro servizio non sia biasimato; ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come servitori di Dio, con grande costanza nelle afflizioni, nelle necessità, nelle angustie, nelle percosse, nelle prigionie, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni; con purezza, con conoscenza, con pazienza, con bontà, con lo Spirito Santo, con amore sincero; con un parlare veritiero, con la potenza di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra; nella gloria e nell’umiliazione, nella buona e nella cattiva fama; considerati come impostori, eppure veritieri; come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti,
eppure non messi a morte; come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure
arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!» (2 Corinzi 6:1-
10).
Ecco che cosa significa “non abbandonare la corsa”.

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