Certe persone hanno la capacità di ravvivare le braci dormienti in te perché tu esprima il meglio di te. Quando il tuo pozzo è asciutto o c’è pochissima acqua, accetta di attingere nel pozzo di un altro. Eliseo visse molti anni all’ombra di Elia. Egli lo considerò come un privilegio, non come un inconveniente. Era d’accordo di montare e smontare la sua tenda, preparare i pasti, fare il bucato e la spesa per lui, col solo scopo di essere testimone dei miracoli più impressionanti della storia. Di conseguenza, Eliseo asserì a Elia: «Ti prego, mi sia data una parte doppia del tuo spirito!» (2 Re 2:9) Più tardi scopriamo che Eliseo, nel corso della vita, compì il doppio dei miracoli di Elia!
Ricorda queste due verità essenziali: non puoi costruire senza un fondamento solido e non puoi costruire da solo. Il vedere Dio all’opera nella vita di qualcuno dovrebbe costituire una sfida ad andare più avanti con Dio! Non si tratta d’invidia, solo del bruciante desiderio di ricevere di più! Considera l’esempio di Anna, una delle mogli di Elcana: voleva un figlio. Per spingerla a desiderare sempre più questo figlio, Dio si servì di Peninna, che era l’altra moglie di Elcana, che invece poteva avere figli. Più Anna vedeva Peninna dare alla luce dei figli, più lei desiderava ardentemente averne uno suo. La presenza di Peninna la sfidava, ma la spingeva anche a pregare più forte. Era la cosa migliore da fare! Anna non era gelosa di Peninna e non voleva che quest’ultima non avesse figli, ne voleva semplicemente uno suo.
Se il vedere la riuscita degli altri ti spinge a volerla minimizzare o sabotare, non riuscirai neppure tu. Impara a godere delle benedizioni concesse ad altri e comprendi che lo stesso Dio che li ha benedetti può benedire anche te. Che le loro benedizioni costituiscano una sfida per te, per andare sempre più in là!