Addirittura prima dell’inizio del ministero di Gesù, Suo padre dichiara davanti a tutti i
presenti al Suo battesimo di essere pienamente soddisfatto dal Suo comportamento! Pensa un
poco a cosa significa questo. Sono già trent’anni che Dio lo osserva, ed è soddisfatto del Suo
carattere, della Sua eccellenza nel compiere il Suo lavoro quotidiano, il Suo modo di reagire con
i Suoi genitori, la Sua fedeltà in preghiera e lo studio delle Sacre Scritture…
Attraverso tutto questo Dio sa di poter contare su di Lui per il futuro. Può dire lo stesso di noi?
Alcuni si augurano di servire il Signore con potenza, ma sono incapaci di resistere ai propri
impulsi, omettono di pagare le fatture prima delle scadenza, trascurano l’educazione dei loro
figli, non si preoccupano di rimanere fedeli al coniuge, né si abbassano a buttare la spazzatura o
tagliar l’erba in giardino per aiutare la famiglia.
Se tu sei fra questi, se non ti preoccupi degli affari della tua famiglia, perché vorresti che
Dio ti affidi gli affari della Sua?
Leggi attentamente 1 Timoteo 3:5. Se non riesci a controllare i tuoi appetiti carnali, non ti
lanciare all’attacco delle fortezze demoniache che controllano la città in cui vivi! Subiresti una
sconfitta schiacciante! Dio non ti affiderà un servizio di una certa autorità nel suo regno se
prima non ti sarai sottomesso alla Sua Parola e allo Spirito Santo. «Io dico: camminate
secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne.» (Galati 5:16)
Dio è in grado di trovare in qualsiasi luogo i talenti di cui ha bisogno. Quello che ricerca, soprattutto, è la forza di carattere è un impegno totale, una devozione incondizionata da parte
tua. Al posto di cercare sbocchi che portino al un grande ministero che stai sognando, o di
forzarne qualcuno appena abbozzato, prendi il tempo di leggere le lettere di Paolo a Timoteo e
a Tito. Scopri quali qualità Dio cerca nel cuore di quelli che Egli chiama a lavorare per Lui. Lo scopo della tua ricerca dev’essere il sentir dire di te: «Questo è il mio diletto Figlio, nel
quale mi sono compiaciuto.»