La fedeltà è molto più di un concetto gradevole: per essere fedeli è necessario essere fedeli a qualcosa o a qualcuno. Infatti, proviamo la nostra fedeltà a Dio con gli impegni che prendiamo nei confronti degli altri e con la nostra costanza nell’onorarli. «Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui.» (Colossesi 3:17)
Ciò significa che Dio ha bisogni di vederti all’opera, che le tue azioni e parole devono glorificarLo e che sarai ricompensato solo da Lui. Se ti manca l’amore per quelli che ti circondano, non ami Dio veramente. Gesù lo ha spiegato così: «In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me.» (Matteo 25:40)
La parola greca, tradotta con “fedele”, significa: “degno di fiducia, affidabile”. Quando dai la tua parola a qualcuno, questa persona può fidarsi di te? Può essere sicura che la manterrai?
A volte, non diamo prova di molta affidabilità. Trascuriamo di fare quello che avevano promesso. Anche se siamo pieni di talenti, se gli altri non possono contare su di noi, neanche Dio ci può utilizzare. E non dimenticare che Dio ci darà dei test da superare per verificare la nostra affidabilità. Come? Chiedendoci di compiere per un certo tempo qualcosa che non abbiamo voglia di fare, qualcosa che non è molto interessante o divertente, qualcosa che ci obbliga ad ubbidire a qualcuno, qualcosa che ci ripugna. Poi ci dirà: “Ti chiedo solo una cosa, sii fedele al Mio comandamento.” Oltretutto, compiere giorno dopo giorno il compito che ci ha affidato non è sufficiente: bisogna anche dar prova di un buon atteggiamento nel compierlo. Dio ricompensa questo tipo di fedeltà.
Gesù ha detto: «E, se non siete stati fedeli nei beni altrui, chi vi darà i vostri?» (Luca 16:12). In altre parole, prima di riuscire nel tuo compito, devi prima imparare a essere fedele in ogni cosa.