Immagina di entrare in un ristorante così, perché ti gira, per chiedere se la tua ordinazione è pronta. “Ma quand’è che l’ha fatta?” chiede il cameriere. “Beh, non l’ho fatta” rispondi tu “Ho pensato che probabilmente ne avevate già una pronta con sopra il mio nome.” Ti sembra ridicolo, vero? Ma non è più ridicolo di aspettarti, basandoti sulla tua fede, che Dio risponda a richieste che non hai neanche avanzato! Giacomo ha scritto: «non avete perché non domandate». Questo vuol forse dire che ti darà automaticamente tutto quello che gli chiederai? No, perché Giacomo ha aggiunto: «domandate e non ricevete perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.» (Giacomo 4:3)
I tuoi motivi profondi si devono armonizzare con ciò che Dio ritiene meglio per te. Giovanni ha detto: «questa è la fiducia che abbiano in lui: che se domandiamo qualche cose secondo la sua volontà egli ci esaudisce.» (1 Giovanni 5:14) Nel libro delle Lamentazioni di Geremia, leggiamo: «Il SIGNORE è buono con quelli che sperano in lui, con chi lo cerca» (3:25).
Aspettarsi che Dio esaudisca le nostre preghiere prova che mettiamo la nostra fiducia nella Sua bontà. Piuttosto che avvelenarti il sangue o volere gestire tutto da solo, dì: «Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti.» (Filippesi 4:6) Cerchi un impiego? Hai bisogno di aiuto per superare un problema? Ti auguri che i tuoi cari siano salvati? Una comunione più profonda con Dio? Una guarigione fisica o interiore? Gesù ha detto: «… perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno» (Luca 12:32). «Trova la tua gioia nel SIGNORE, ed egli appagherà i desideri del tuo cuore.» (Salmo 37:4). E ringrazialo per la risposta che ti darà … al momento giusto!