Gesù non ha mai promesso ai Suoi che la loro vita terrestre sarebbe stata agiata e tranquilla. Al contrario, Egli afferma «Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo.» (Giovanni 16:33)
Cosa vuol dire esattamente la parola “tribolazione”? Il vocabolo greco “thlipsis” significa: pressione, oppressione, stress, angoscia, afflizione, disperazione. È la stessa parola che viene adoperata per illustrare la pigiatura dell’uva o la spremitura delle olive nel frantoio per farne uscire il succo. Non t’illudere: conoscere “tribolazioni” in questo mondo è assolutamente normale! Non ti far trascinare nell’insegnamento errato di certe chiese che vogliono farti credere che con più fede avrai successo, la realizzazione dei tuoi sogni e una certa qual perfezione quaggiù! Fuggi questo tipo di bugie. Se gli darai credito rischierai di sentirti disperato, confuso e colpevole quando ti renderai conto che le tue speranze non si realizzeranno. Gesù ha dichiarato: «Il mio regno non è di questo mondo» (Giovanni 18:36) e ci ha chiesto di pregare per la venuta del Suo regno (Matteo 6:10).
Certo la Bibbia ci parla molto dell’importanza della fede ed è assolutamente legittimo voler “allargare” la nostra fede, ma essa ci parla anche della “perfetta volontà” di Dio e della scelta che solo Lui farà riguardo al momento del suo compimento. Nella famosa preghiera conosciuta come il Padre Nostro, Gesù c’insegna subito a chiedere “sia fatta la tua volontà…” Possiamo anche leggere: «Questa è la fiducia che abbiamo in lui: che se domandiamo qualche cosa secondo la sua volontà, egli ci esaudisce.» (1 Giovanni 5:14)
Tutte le promesse divine sono sicure e quando Dio decide d’intervenire, nulla in tutto l’Universo può ostacolarlo. Ci chiede semplicemente di camminare umilmente nel sentiero che Egli ha tracciato per noi, di perseverare in preghiera e, malgrado le circostanze avverse, accettare in noi la pace che Gesù offre a tutti senza eccezioni.