Può anche darsi che tu non abbia nessuna affinità con me! E io forse non ti voglio bene più di tanto! Ma siccome Dio ci ama, facciamo parte della stessa famiglia! Le Scritture parlano di noi come se fossimo un poema composto dal Creatore: «infatti siamo opera sua.» (Efesini 2:10)
La parola “opera” deriva dal vocabolo greco “poeo”, l’equivalente di “poesia”. Victor Hugo ha adoperato carta e penna per scrivere i suoi poemi, Cristo adopera noi per comporre i Suoi, siamo l’espressione visuale della Sua fantasia creatrice! Non dimenticare che la poesia abbraccia un’infinita varietà di espressioni diverse. «Vi è varietà di operazioni.» (1 Corinzi 12:6)
Dio adopera tutti i Suoi figli, per diverse che siano le loro personalità! Dall’intellettuale all’adoratore spontaneo e emozionale, dal leader dinamico al discepolo discreto, dagli esuberanti ai pensatori riflessivi o ai donatore generosi disposti a pagare i costi della Sua impresa. I miliardi di discepoli di Cristo che lo hanno servito durante i due millenni già trascorsi avevano questo in comune: «Ora a ciascuno è data la manifestazione dello Spirito per il bene comune. » (1 Corinzi 12:7) Senza eccezioni! Ma questi doni molteplici non hanno nessun impatto se non vengono esercitati in armonia con gli altri membri della Sua Chiesa: «per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo.» (Efesini 4:12) Il termine “perfezionamento” trae origine da un’espressione medica in greco antico che i medici utilizzavano per descrivere ad esempio la riduzione di una frattura. Ci sono persone “fratturate”, la cui vita è alla deriva, che si avvicinano alla chiesa di Cristo, non con vere e proprie fratture fisiche, ma con cuori rotti, con matrimoni tipo frittata, sogni infranti, vite senza speranza. Tentano di venire a trovare un rimedio alla loro fede perduta, alla loro speranza delusa e, se trovano guarigione, significa che la chiesa ha svolto bene il suo lavoro! È proprio attraverso la Sua famiglia che Dio guarisce i Suoi che soffrono. In seno alla chiesa dobbiamo utilizzare i nostri doni per amarci e incoraggiarci, per sostenerci e proteggerci gli uni gli altri dagli attacchi esterni.
Hai bisogno di preghiera, d’incoraggiamento o di una famiglia ospitale? Considera la tua chiesa come la clinica dove Dio potrà curare tutte le tue infermità!