Gerusalemme è in rovina. In questo momento Neemia entra in scena. Raduna, motiva e organizza il popolo. 52 giorni dopo, pulivano le pale, riponevano gli utensili perché avevano terminato un nuovo muro. Come hanno fatto?
Neemia aveva passione! Non poteva chiudere gli occhi senza vedere il problema e la sua soluzione. Ecco un atteggiamento da adottare!
Aveva il dono di motivare il prossimo! Come si può dirigere senza sapere come motivare le persone ad agire?
Aveva fiducia in Dio! Ha dubitato forse delle proprie capacità, ma non ha dubitato di quelle di Dio. Il suo libro è pieno di preghiere, di preghiere silenziose, di corte preghiere, di preghiere molto specifiche.
Rifiutava di arrendersi! Dal momento in cui iniziò a fare il cemento fino a quando appese la sua ultima porta, non mancarono le critiche. Ma incassò i sarcasmi, i sospetti, le chiacchiere, le minacce e le false accuse. Niente poté fermarlo.
Era realista! Alcuni operai costruivano il muro mentre altri montavano la guardia contro gli attacchi. Agiva senza stress, si piegava dolcemente ma non si spezzava. I buoni leaders forse hanno la testa tra le nuvole, ma hanno anche i piedi bene per terra.
Aveva la disciplina necessaria per terminare il cantiere! I buoni leaders sanno portare a termine il proprio compito. Quando il cantiere perde la propria attrazione, non vanno altrove, ma restano all’opera, che il momento sia favorevole o no (2 Timoteo 4:2).
Vuoi diventare un leader?